LE
MALATTIE DEL FEGATO E DELLE VIE BILIARI
Le
malattie del fegato e delle vie biliari erano trattate molto seriamente
nell’antico Oriente perché si credeva che il fegato immagazzinasse e regolasse
la quantità di sangue nel corpo umano; e se il fegato perdeva queste funzioni,
si sviluppavano varie emorragie. È noto che il fegato secerne sostanze
biologicamente attive coinvolte nella coagulazione sanguigna. Gli antichi
guaritori affermavano che il fegato controlla direttamente le costole e i
tendini; in mancanza di tale controllo si verificano le malattie muscolari,
come i crampi e gli spasmi. In Oriente, hanno notato che lo specchio del fegato
sono gli occhi umani, e le malattie del fegato influenzano direttamente il
carattere dell’uomo. Un’espressione popolare dice: “Si trova nel mio fegato” –
cioè non è sorto casualmente. Secondo un antico concetto dei guaritori Bulgari,
si credeva che il fegato fosse strettamente legato all’anima umana, e che nel
fegato e nel capezzolo destro vi fosse un centro energetico a difesa
psicologica del corpo.
Nell’antico Oriente, la cistifellea era considerata
parte integrante del fegato. I guaritori credevano che la cistifellea fosse un
fegato funzionante. Per questo motivo, i disturbi che avvengono nel fegato
influiscono sul funzionamento della cistifellea, e viceversa. A sua volta, il
lavoro del fegato e della cistifellea influisce sulla salute di tutto
l’organismo. Per questo motivo, i guaritori influenzando il fegato e la
cistifellea eliminavano le seguenti malattie: rapido affaticamento, debolezza
visiva, irascibilità, mal di testa, paura, disturbi del sistema riproduttivo, ecc…
L’epatite
acuta (Hepatitis acuta)
L’epatite
acuta appartiene al gruppo delle malattie acute, in gran parte infettive, che
colpisce principalmente il parenchima epatico. I disturbi sono equilibrati
dalla circolazione energetica nei meridiani di fegato, cistifellea, cuore,
reni, ecc…, ragion per cui il fegato è colpito facilmente dai virus di tipo “A”
(malattia di Botkin), “B” e “C”. L’epatite tossica avviene quando il corpo è
avvelenato di varie sostanze.
Tra
i sintomi principali all’insorgere dell’epatite tossica unitamente ad altri
disturbi del paziente, c’è l’itterizia. Nella maggior parte dei casi, vi è un
ingrossamento e una dolenza al palpeggio dell’area del fegato. Si evidenzia
anche un’insufficienza marcata della funzione epatica. La manifestazione
dell’epatite acuta alcolica è l’ittero, talvolta vi è una sensazione di
pesantezza nella parte superiore dell’addome, spesso febbre, alcune volte un
rapido sviluppo di ascite, una moderata leucocitosi, aumento della VES.
I
casi gravi di epatite tossica acuta possono causare una distrofia acuta e
subacuta del fegato.
La
distrofia epatica si manifesta in maniera acuta e subacuta poiché è il
risultato dell’epatite virale e di altre malattie del fegato (epatite cronica,
cirrosi).
Il
paziente che sviluppa la distrofia acuta diventa apatico ed indifferente
all’ambiente circostante. A volte, avviene il contrario, è insonne, agitato,
delirante, allucinato e diventa persino psicotico. Molto spesso, la temperatura
corporea aumenta notevolmente, sovente un odore dolciastro esce dalla bocca. Le
dimensioni del fegato si riducono abbastanza velocemente.
Tutti
i fenomeni sopra descritti si sviluppano più lentamente in presenza di
distrofia subacuta epatica.
Durante
la malattia, il cuore e i vasi sanguigni sono soggetti a disturbi come la
tachicardia e la diminuzione della pressione sanguigna.
Il
trattamento comincia prescrivendo al paziente del riposo, una dieta rigorosa,
un regime quotidiano e, se necessario, il digiuno.
L’azione
energetica durante lo stadio dell’epatite acuta attraversa alcune fasi. La
prima tappa consiste di lavorare con l‘aura del paziente. Bisogna capire se vi
sia una perdita di energia nella regione del centro energetico situato tra il
fegato e il capezzolo destro (chakra della volontà). Dopo aver sbarrato le vie
di perdita energetica, il guaritore riempie di energia “fresca” l’area del fegato
e in seguito la distribuisce nell’organismo per lavorare con la copia
energetica del fegato. Lavorando con la copia, la distanza non ha nessuna
importanza, e il guaritore opera costantemente gestendo l’equilibrio energetico
triangolare tra fegato, cuore e reni. Operando sul fegato, è anche necessario
stimolare la colecisti e i canali biliari. Successivamente, si riempiono di
energia i centri energetici (chakra) di Muladhara, Svadhistana, Manipura,
Anahata, ecc… L’azione è condotta a contatto tramite i pollici dei piedi e in
modo remoto si dirige solamente l’energia dal “terzo occhio” del guaritore ai
centri energetici del paziente. Poi, il lavoro è svolto solo a distanza: il
guaritore chiude tutti i buchi del campo energetico del paziente e lo riempie
di Prana vitale.
Le raccomandazioni guaritori Bulgari:
1. Una rigorosa dieta e l’osservanza di un digiuno
terapeutico per due giorni;
2. La regolare esecuzione di un auto-massaggio
addominale (vedere “I
segreti dei guaritori musulmani del volga Bulgaria”;
3. L’assunzione di infusi e decotti a base di erbe
medicinali (vedere capitolo “I
segreti dei guaritori musulmani del Volga Bulgaria”).
Epatite
cronica (Hepatitis chronica)
L’epatite
cronica è una malattia di lento decorso per quanto riguarda i cambiamenti del
parenchima epatico (epatociti) e dei suoi interstizi.
L’epatite
cronica, in alcuni casi, è il risultato di un’epatite acuta prolungata o
ricorrente. L’epatite cronica occupa una posizione intermedia tra l’epatite
acuta e la cirrosi. Ci sono due forme distinte di malattia: poca attiva e
attiva.
L’epatite
cronica è molto spesso la continuazione di un’epatite virale acuta, più
raramente è una conseguenza del processo di transizione delle malattie
infiammatorie croniche dei dotti biliari intraepatici del parenchima epatico.
Lo
sviluppo delle perturbazioni energetiche circolanti nei centri e nei canali responsabili
dell’attività del fegato dipendono eventualmente da disturbi alimentari come la
mancanza di proteine, vitamine o alcolismo cronico.
L’epatite
cronica può dipendere da una serie di malattie croniche esistenti da tempo
(gastrite, ulcera gastrica e duodenale, enterocolite, malattie renali, ecc.)
I
pazienti con epatite cronica lamentano un dolore al fegato. Il dolore aumenta
in caso di alimentazione errata, o se viene eseguito un esercizio fisico in
posizione inclinata o per un movimento brusco. Si ha dell’amaro in bocca,
mancanza di appetito, nausea, irregolarità di evacuazione, più raramente
vomito. In molti casi, si ha una diminuzione della capacità lavorativa,
irritabilità, e talvolta, mal di testa. Occasionalmente e localmente, la pelle
è pruriginosa. In alcuni casi, si manifesta dell’itterizia sulla pelle, il
fegato si ingrossa.
La
cura dell’epatite cronica è in molti aspetti simile al trattamento di altre
forme di epatite acuta. Nel periodo di peggioramento dell’epatite cronica è
necessario riposarsi a letto. È prescritta una dieta rigorosa facilmente
digeribile a base di proteine e carboidrati. È permessa una quantità minima di
grassi vegetali. La dieta deve essere ricca di vitamine (verdura verde,
frutta). Non si dovrebbe consumare più di 3 grammi al giorno di sale.
L’azione
energetica è condotta come se si trattasse di un’epatite acuta, a cui è
aggiunto, un trattamento per il principale canale energetico, che è posizionato
lungo la colonna vertebrale fino alla testa. Il trattamento del canale energetico
inizia con l’ispezione della colonna vertebrale che permette in un primo tempo
al guaritore la rimozione manuale dei disturbi, e in un secondo tempo la
terapia è condotta energicamente (vedere il capitolo “Il
trattamento della spina dorsale”). I guaritori Bulgari
in tutti i casi di epatite cronica agiscono sul fegato del paziente attraverso
il centro telepatico (Ajna-chakra). Ritenevano che l’impostazione di un
programma per la cura dell’epatite cronica fosse necessario per la
preservazione del campo energetico ripristinato del paziente. Per ulteriori
informazioni sull’applicazione del programma, si possono consultare i capitoli
riguardanti “l’ulcera
peptica” e “l’enterocolite
cronica.”
Il
guaritore intervenendo sul fegato dovrebbe seguire il trattamento dell’epatite cronica
secondo la seguente sequenza: 1. Lavorare sul campo energetico del paziente; 2.
Lavorare col principale canale energetico; 3. Lavorare con la copia energetica
degli organi interni; 4. Impostare un programma di guarigione; 5. Lavorare col
campo energetico del paziente.
Le
raccomandazioni dei guaritori Bulgari:
1. Una
dieta senza cibi piccanti, salati, fritti e grassi;
2. Il
regolare svolgimento dei giorni di digiuno;
3.
Assumere infusi e decotti di erbe medicinali (vedere capitolo “La fitoterapia
presso i guaritori Bulgari.”
4.
Eseguire gli esercizi di respirazione (vedere capitolo “Yoga
Bulgaro del Volga”).
5.
Fare regolarmente il massaggio del ventre (vedere “I
segreti dei guaritori musulmani del Volga Bulgaria”.
La
colecistite (Cholecystitis)
La
colecistite è un’infiammazione della cistifellea dovuta ad un’alterazione della
normale circolazione energetica nei meridiani di fegato, cistifellea, stomaco,
intestino tenue, vescica, eccetera. Lo squilibrio energetico comporta un indebolimento
della cistifellea e dei suoi dotti che contribuiscono a sconfiggere le varie
infezioni. In alcuni casi di intossicazione, la membrana mucosa irritata si
ricopre di vesciche contenenti un succo pancreatico o diviene affetta da
elmintiasi. La causa principale dell’infiammazione della cistifellea è il
ristagno della bile, i cui disturbi hanno origine nei canali biliari, nei
lunghi intervalli tra i pasti, nella sedentarietà e nelle allergie.
C’è
la colecistite acuta e cronica. La colecistite acuta inizia improvvisamente con
un forte dolore alla regione subcostale destra e più raramente intorno
all’ombelico. Normalmente il dolore si distribuisce nelle seguenti aree del
corpo: spalla destra, collo, scapola, parte destra dei fianchi. Congiuntamente
alla sindrome dolorosa, si osserva di frequente una nausea accompagnata con del
vomito di bile.
L’influenza
sulla copia energetica ingrandita della cistifellea.
La
colecistite cronica è spesso conseguente ad una precedente fase acuta latente.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi si sviluppa in modo idiopatico. Inizia
impercettibilmente, il paziente ha una sensazione di pesantezza e di gonfiore
dopo i pasti. Frequentemente, un dolore fastidioso si sviluppa nella spalla
destra, nella regione cardiaca e lombo-sacrale. Piuttosto frequentemente, il
dolore si aggrava compiendo dei movimenti bruschi. Spesso, la colecistite
cronica è accompagnata da eruttazione, nausea, vomito, amaro in bocca, non di
rado stitichezza. In molti casi, il malato segue un’alimentazione corretta.
Il
trattamento della colecistite cronica è condotto nello stesso modo della
colangite (vedere il capitolo la “Colangite”)
Colangite
(Cholangitis)
La
colangite è un processo infiammatorio delle vie biliari. La colangite è spesso
combinata alla colecistite e alla colelitiasi (calcolosi biliare).
La
causa della malattia ha origine nell’indebolimento della protezione energetica
di fegato, cistifellea e dotti biliari, in quanto in essi penetra facilmente
attraverso l’infezione e l’elmintiasi.
L’infiammazione
dei dotti biliari è dovuta a vari disturbi; tuttavia, il loro equilibrio
energetico dipende dagli organi della cavità addominale, essendone la colangite
una conseguenza. Vi è la colangite acuta e cronica.
La
colangite acuta inizia con una febbre improvvisa, con un rapido aumento della
temperatura corporea e con della nausea, a volte accompagnata da vomito.
Appaiono una sensazione di gonfiore e pesantezza, e poi compare un dolore nella
zona sottocostale (ipocondrio) destra. Frequentemente, nei primi giorni della
malattia c’è un ingrossamento del fegato. Si osserva un progressivo aumento
della VES.
La
colangite cronica è spesso associata alla colecistite (angiocolecistite) o
all’epatite (colangioepatite).
In presenza di colangite cronica, il dolore nella zona
sottocostale destra è molto spesso collegato ad errori alimentari, il corpo è
tremante e compie dei movimenti bruschi. In alcuni casi, l’aggravamento della
colangite è facilitato da polmonite, tonsillite, influenza, ecc… Spesso si ha
in bocca un gusto amaro e metallico, si percepisce del prurito e un aumento
della temperatura corporea. Si nota anche un aumento delle dimensioni del
fegato.
Nel
tempo, la colangite coinvolgendo la colecisti e il fegato può condurre alla
colangite sclerosante, e in seguito alla cirrosi epatica.
Il
trattamento delle forme acute di colecistite e colangite inizia col riposo a
letto e con un digiuno terapeutico fino a tre giorni. Sono prescritti degli
infusi coleretici e un’azione diuretica.
Il
trattamento energetico dei processi infiammatori della cistifellea e dei suoi
dotti comprende pochi e semplici passi di influenza a distanza e a contatto.
Uno dei primi compiti del guaritore è di rimuovere gli spasmi che bloccano lo
scorrimento della bile nella cistifellea migliorando la funzionalità del
fegato. Per fare questo, il guaritore fa scorrere a distanza l’energia
dall’alto in basso e viceversa lungo i canali energetici. Già nei primi secondi
il dolore sparisce dall’ipocondrio destro. Poi, il guaritore esegue una
simulazione energetica su fegato, cistifellea e dotti. Il lavoro è effettuato
sulla copia energetica degli organi. In questo caso, è molto importante
ripristinare l’equilibrio energetico negli altri organi del sistema digerente o
respiratorio, e negli altri sistemi che influiscono negativamente sull’area del
fegato e delle vie biliari.
L’influenza
avviene a contatto e a distanza per riempire i dotti biliari attraverso il dito
pondolo del piede, Manipura e Anahata chakra.
La
fase seguente del trattamento è l’impatto sulla mucosa delle vie biliari e
sulla cistifellea. A tal proposito, il guaritore aumenta le dimensioni delle
copie energetiche degli organi e le riempie regolarizzando la membrana mucosa.
I guaritori Bulgari aumentano o diminuiscono la copia energetica degli organi,
del sistema o dell’intero organismo con un metodo antico che è applicato spesso
ancora oggi.
Una
fase del trattamento considerata obbligatoria avviene influenzando la colecisti
e i suoi canali tramite Ajna-chakra (centro telepatico) su Anahata e Manipura
chakra del paziente secondo un programma di guarigione (descritto nei capitoli
“ulcera
peptica…” e “l’enterocolite”).
Per un maggiore effetto, i guaritori influenzano a contatto attraverso il dito
pondolo del piede e a distanza inviando dell’energia al terzo e al quarto
centro energetico.
La
sessione termina allineando e riempiendo di energia vitale l’aura del paziente.
Le raccomandazioni dei guaritori Bulgari:
1. Osservare
un digiuno terapeutico e regolare con purificazione obbligatoria del tratto
gastrointestinale.
2. L’osservanza
di una dieta soprattutto priva di grassi.
3. Assumere
un coleretico per l’espulsione della bile e un’erba diuretica (vedere capitolo
““La Fitoterapia presso i guaritori Bulgari”).
4. Eseguire
un regolare massaggio addominale (vedere capitolo “I
segreti dei guaritori musulmani del Volga Bulgaria”).
Secondo i guaritori Bulgari, sovrapponendo la mano sinistra sulla regione
subcostale destra (ipocondrio) l’effetto è molto forte. Secondo i guaritori deve esser fatto mattina
e sera. La mano deve stare in questa posizione finché non compare un borborigmo
addominale.
5. Eseguire
gli esercizi respiratori e fisici (vedere capitolo “Introduzione
allo Yoga Musulmano dei Bulgari del Volga”).