IL
MANTRA DEI QUATTRO QUL DEL CORANO NELL’ESPERIENZA YOGICA
Ci sono quattro Qul mantrici nell’Islam. Questi Qul
sono le più potenti scritture consegnate a Hazrat Muhammad (S). IL Corano deve
essere letto in Arabo, ugualmente il Veda Indù deve essere letto in Sanscrito.
Una parola pronunciata in un modo particolare si sintonizza con i punti
energetici dell’uomo, con i chakra e con le nadi (canali astrali). Il Corano
desidera riporre l’amore e la speranza di Dio all’umanità. L’Uno desidera illuminare
il mondo intero trasmettendo gli esempi coscienti di Adamo, Noè, Abramo, Gesù,
Buddha, Krishna, Mosè, Sivananda, Brahmananda e di Madre Maria. La recitazione
delle sure del Corano è molto simile ai mantra della religione Indù e coinvolge
le aree dello Japa Yoga.
Nel Libro dei Morti si legge: «O la mia colonna
vertebrale che si esprime nella forma del mio potere magico» e nel capitolo
133, che parla del risveglio del Sole (Kundalini) si legge: «Ra si manifesta
all’orizzonte, seguito dalla compagnia degli Dei (gli Imam puri della Famiglia
del Profeta), all’uscita del Dio dalla sua sede occulta (la sede simbolica
dell’Imam nascosto)”». Ra è l’equivalente Egizia della forza vitale, del chi,
della kundalini, del prana, della shakinah e della salat (la preghiera islamica
è a Dio, ma il saluto della stessa è al Sole).
Collana
con i quattro Qul
“Qul”
(Dì) in lingua Araba è l’imperativo del verbo dire. Ci sono quattro capitoli
nel Corano che iniziano con questo imperativo di seconda persona. Questi
quattro capitoli o sure si compongono di pochi e brevi versetti e si trovano
nella parte finale del Corano. Questi capitoli sono un mantra protettivo che i
musulmani recitano durante la preghiera e sono noti popolarmente come i
“quattro Qul”. Quest’articolo analizza l’esperienza mantrica di questi Qul
tramite le chiavi interpretative di astrologia, filosofia e psicologia. Ci sono
quattro quadranti in uno zodiaco astrologico, ognuno dei quali corrisponde a
uno di questi quattro capitoli. Sarà discusso, inoltre, il significato
filosofico e mistico degli incantesimi che conferiscono poteri agli esseri
umani.
La
suggestionabilità e il controllo mentale
L’umanità
possiede la straordinaria capacità ed il talento di saper comunicare
linguisticamente e simbolicamente. Seppur gli esseri umani sono privilegiati
rispetto ad altre forme di vita, sono spesso vittime della propria genialità.
Anche se il linguaggio permette che la mente sia aperta a qualsiasi tipo di
informazione, gli uomini lo utilizzano per la manipolazione e l’indottrinamento
delle idee.
La
mente umana cerca costantemente attività che la fanno sprofondare
nell’insicurezza rendendo l’uomo vulnerabile. La maggiore insicurezza è data
dagli imprevisti e dalle variabili ambientali, pertanto, la principale risposta
è la ricerca di una zona di sicurezza. Seppur quest’azione mentale conforti
temporaneamente il pensiero per aver fatto la cosa giusta, allo stesso tempo
crea anche un quadro di riferimento per i suoi obiettivi. Questa struttura di
riferimento è definibile “indottrinamento” o “controllo mentale”.
Il
“controllo mentale” richiede continuamente alla persona di rafforzare la sua
sicurezza; pertanto, la mente crea un conflitto e diventa parte di quel
conflitto. La mente si rassicura all’interno di un conflitto ben definito e
controllato dissolvendo le imprevedibili conseguenze e prolungando la sua
esistenza. L’utilità transitoria di quest’assetto ha il difetto fondamentale di
accettare il controllo mentale come un dato di fatto assoluto, mentre in realtà
“la struttura di riferimento” è sempre relativa e dipendente. Quando la
struttura di riferimento cambia, la mente è ancora attaccata alla sua zona di
sicurezza illusoria, e quindi, diventa vittima del proprio ingegno.
L’indottrinamento di una mente è perciò responsabile del suo giudizio ambiguo.
La
mente di un essere umano è solitamente suscettibile alla propaganda che gli
provoca dell’insicurezza in termini di identità, onore e mezzi di sussistenza.
Sebbene possa fondarsi su menzogne, la propaganda lascia delle potenti
impressioni sulla mente che la rendono dipendente. Queste dipendenze
psicologiche si manifestano nel culto della personalità o nell’ammirazione
fanatica per una squadra di calcio, per una religione organizzata, per
un’ideologia politica o per un’abitudine alimentare, le quali asserviscono la
mente umana ad una struttura di riferimento illusoria.
L’Astrologia della persuasione
I dodici Imam sono
i veri governatori dello zodiaco. Essi accendono con la recitazione del mantra
Coranico dei quattro Qul il Sole (Kundalini) che allontana le nefaste influenze
Zodiacali. Essi sono un’unica luce…
IMAM |
SEGNO ZODIACALE |
Imam Ali, primo Imam |
L’Ariete fu
creato in onore del primo Imam. L’Ariete rappresenta l’iniziazione, la guerra
santa interiore e Divina per la giustizia e la verità |
Imam Musa al
Kazim, settimo Imam |
Il Toro fu
creato in onore del settimo Imam. Il Toro rappresenta la pazienza e la
costanza. |
Imam Muhammad
al-Baqir, quinto Imam |
I Gemelli furono
creati in onore del quinto Imam. I Gemelli sono il segno della conoscenza e
il quinto Imam è il “Rivelatore delle conoscenze”. |
Imam Zayn
al-‘Abidin, quarto Imam |
Il Cancro fu
creato in onore del quarto Imam. Il nome di Dio che rappresenta il Cancro è
il Sostentatore (al-Razzaq). Questo Imam sopravvissuto alla battaglia di
Karbala sostenne il proseguimento del lignaggio dell’Imamato. |
Imam Hasan al
Askari, undicesimo Imam |
Il Leone fu creato
in onore dell’undicesimo Imam. Egli è onorato, maestoso, nobile. Il suo
soprannome al-Askari si riferisce alla sua detenzione in un campo recintato
come un leone in gabbia. |
Imam Ali al
Naqi, decimo Imam |
La Vergine fu
creata in onore del decimo Imam. Soprannominato Naqi (puro) per la sua
purezza d’animo e Hadi (guida) perché guida dell’umanità. Era un asceta e
chiaroveggente. Conosceva le lingue Persiane, Slave, Indiane e Nabatea. |
Imam Muhammad al
Taqi, nono Imam |
Bilancia: Il
nono Imam rappresenta la Bilancia per le sue competenze giuridiche. Demolì in
un dibattito il giudice supremo degli Abbasidi, Yahya ibn Akhtam, all’età di
soli 9 anni. |
Imam Muhammad
al-Mahdi, dodicesimo Imam |
Lo Scorpione fu
creato in onore del dodicesimo Imam. Questa costellazione simboleggia la
potenza e la vendetta di Dio. Un hadith Qudsi afferma che il Mahdi
manifesterà il suo potere e la sua vendetta. Così, gli Imam simboleggiano i
nomi Divini custoditi nel cosmo e nei segni zodiacali. Ogni nome Divino è
rappresentato dai dodici Imam che sono i modelli degli archetipi primordiali,
sono gli esseri più positivi sulla terra. |
Imam Jafar
Sadiq, sesto Imam |
Il Sagittario fu
creato in onore del sesto Imam. Il nome di Dio che rappresenta il Sagittario
è il Saggio. Questo Imam è noto come comunicatore di conoscenza nelle sue
scuole di Medina. |
Imam Ali
al-Ridha, ottavo Imam |
Il Capricorno fu
creato in onore dell’ottavo Imam. Il Capricorno rappresenta la concessione di
premi e di posizioni onorevoli. L’Imam è famoso in Iran per esaudire le
suppliche (du’a) dei pellegrini che lo visitano nel suo mausoleo. L’Imam
rifiutò l’ingannevole proposta di al-Mamun di essere il successivo Califfo.
Accettò in seguito l’incarico sotto minaccia a condizione di non occuparsi di
questioni di stato, ma non fu mai investito dell’autorità a causa di un
probabile avvelenamento. Il Capricorno fu creato per onorare l’Imam al-Ridha
senza che fosse un simbolo di autorità. |
Imam Hasan ibn
Ali, secondo Imam |
Ogni Imam
manifesta un nome divino nel segno dell’Acquario. L’Acquario (il portatore
d’acqua) è una costellazione/segno che rappresenta l’Imam Hasan e fu creato
in suo onore. L’Acquario è un segno di Aria che simboleggia l’intelletto e la
razionalità, mentre il contenitore d’acqua trasporta la giusta causa di suo
fratello (acqua – sangue martirizzato) con la sua azione ideologica. Non
sorprendentemente, questi 2 fratelli, l’Acquario e i Pesci, sono adiacenti
l'uno all’altro nel cielo. |
Imam al-Husayn
ibn Ali, terzo Imam |
I Pesci furono
creati in onore dell’Imam Hussain. I Pesci rappresentano il sacrificio
supremo, le torture e le sofferenze subite in battaglia da 72 partigiani
contro 30.000 soldati che dopo averli assetati li uccisero. Un libro non
Musulmano che studia l’astronomia nell’astrologia, spiega che la
costellazione o il segno zodiacale dei Pesci è una replica perfetta del fiume
Eufrate. È anche un segno classico d’Acqua ed è tradizionalmente associato al
martirio. L’analogia con Karbala è quindi ovvia. Vi è anche una stella in
Pesci (Alpherg) che ha forti ed evidenti analogie col simbolismo di Hazrat
Abbas; essa è sovrapposta in Ariete, ma sembra esser stata creata in onore di
suo padre, l’Imam Ali. Così, questa stella è associata ad entrambi i segni, e
nell’antico Arabo il nome significa “acqua che sgorga dal collo di una
fiasca.”. Figuratevi un po'! Inoltre, è connessa all'Acquario. |
I
quattro quadranti astrologici
Precedentemente
è stato accennato che l’insicurezza psicologica di un essere umano è una
diretta conseguenza di situazioni imprevedibili, ragion per cui la mente brama
una zona di sicurezza al fine di evitare avversità e conflitti. Il fattore
psicologico delle condizioni imprevedibili può essere meglio compreso
attraverso lo studio astrologico, giacché l’astrologia osserva l’influenza dei cambiamenti
stagionali sulla coscienza umana. Le stagioni generano una variazione di
intensità luminosa sulla terra nel corso di un anno solare che comprende
periodi minimi e massimi. L’astrologia è uno strumento di responsabilizzazione
e di emancipazione che descrive autorevolmente uno schema per i cambiamenti
psicologici umani. Le attività di controllo mentale catturano costantemente
delle immagini da celebrare o dei rituali da esercitare in modo definito; al
contrario, le intuizioni astrologiche sono basate su una successione di modelli
che non hanno caratteristiche costanti, ma sono piuttosto portatrici di
variabili, di opzioni e di flessibilità, in quanto ispirano la speranza nella
disperazione occultando gli stati deplorevoli. Le intuizioni astrologiche affrontano
gli indottrinamenti e sfidano i suggerimenti spiegati e proposti dagli artefici
del controllo mentale o dalle agenzie della schiavitù. In breve, il fattore
chiave che si separa dal controllo mentale è l’atteggiamento di sfida o il non
utilizzo degli archetipi astrologici.
Il
primo quadrante (Ariete, Toro, Gemelli) corrisponde al Corano, 112: 1-4.
1.
Di’: «Egli Allah è Unico!
2. Dio è Samad (l’autosufficiente eternamente
implorato da tutti)!
3.
Non ha generato, non è stato generato.
4.
e nessuno è eguale a Lui».
Il
capitolo 112 è composto di 4 versi e protegge dalle influenze del primo
quadrante astrologico. Questo quadrante rappresenta la stagione primaverile che
inizia col segno dell’Ariete. L’Ariete astrologico raffigura l’orgoglio
individualistico e quella capacità quasi egoistica di conquistare il mondo. Per
contrastare quell’orgoglio si cita nel versetto 1 il grande Alter ego divino dell’Onnipotente e
Potentissimo Dio che insegna l’umiltà all’individuo troppo presuntuoso. Nel
versetto 2, il tratto distintivo del Toro di accumulare le risorse materiali è
controllato dichiarando che Dio non abbisogna di nulla per la sua esistenza, è
Samad. I versetti 3-4 contestano le caratteristiche dei Gemelli di lavorare con
i simboli o gli emblemi che sfidano sia la possibilità di divisioni da parte
dell’autorità Divina, sia la comprensione del Divino attraverso il paragone e
l’analisi.
Il
secondo quadrante (Cancro, Leone, Vergine) corrisponde al Corano, 109: 1-6.
1.
Di’: «O miscredenti!
2.
Io non adoro quel che voi adorate
3.
e voi non siete adoratori di quel che io adoro.
4.
Io non sono adoratore di quel che voi avete adorato
5.
e voi non siete adoratori di quel che io adoro:
6. a voi la vostra religione, a me la mia».
Il
capitolo 109 del Corano offre una protezione dalle influenze del secondo
quadrante astrologico. Questo quadrante è più brillante degli altri perché
rappresenta la stagione estiva ed ospita i due segni reali del Cancro e del
Leone. Per proteggersi dalle influenze di questo quadrante, il mantra deve
essere molto esplicito nella sua sfida contro l’autorità. Di conseguenza, il
verso 1 indica i governanti autocratici e despotici come i “miscredenti” in
Dio. I versi 2-3 esprimono la sfida all’autorità nel presente, mentre i versi
4-5 li rifiutano nel futuro. Il verso 6 è particolare poiché specifica la
parola “religione” che è essenzialmente un tratto distintivo della Vergine.
Dichiara che i comportamenti religiosi si discostano dalle pratiche abituali.
Il
terzo quadrante (Bilancia, Scorpione, Sagittario) corrisponde al Corano, 113:
1-5.
1.
Di’: «Mi rifugio nel Signore dell’alba nascente,
2. contro il male che ha creato,
3. e contro il male dell’oscurità che si
estende
4. e contro il male delle soffianti sui nodi
(stregoneria maligna),
5. e contro il male dell’invidioso quando
invidia».
Il capitolo 113 sfida il terzo quadrante astrologico che comprende i segni di Bilancia, Scorpione e Sagittario. Questo quadrante riflette la stagione autunnale nelle sue caratteristiche. Contrariamente ai primi due quadranti, gli ultimi due quadranti rappresentano il lato più oscuro dello zodiaco dato che questi due capitoli successivi del Corano iniziano rifugiandosi entrambi in Dio. Nel versetto 1, il rifugio è richiesto al “Signore dell’Alba” che si riferisce, in realtà, al segno dell’Ariete perché la Bilancia è il segno in cui il Sole tramonta. I versi 2-4 proteggono dal segno dello Scorpione perché citano le creature malevoli, gli ambienti tenebrosi e le attività sovversive e maligne. Il versetto 5 protegge dagli atteggiamenti negativi conseguenti a ottimismo, successo e benessere prodotti dal Sagittario.
Il
quarto quadrante (Capricorno, Acquario, Pesci) corrisponde al Corano, 114: 1-6
1.
Di’: «Mi rifugio presso il Signore degli uomini,
2. Re degli uomini,
3. Dio degli uomini,
4. dal male del sussurratore furtivo,
5. che sussurra il male nei cuori degli
uomini,
6. dal male dei ginn e degli uomini».
Il
capitolo 114 protegge dal quarto quadrante astrologico che rappresenta la
stagione invernale e consiste dei segni di Capricorno, Acquario e Pesci. Come
nel caso precedente, anche qui il ‘rifugio’ è dovuto all’oscurità prevalente
del quadrante. Il versetto 1 cita il “Signore degli uomini” che si riferisce
essenzialmente al segno del Cancro a causa della sua opposizione al Capricorno.
Il versetto 2 parla del ‘Re degli uomini’ riferendosi al segno del Leone
(opposto all’Acquario); e il versetto 3 dichiara il ‘Dio degli uomini’, che si
riferisce alla Vergine (opposto ai Pesci). I versetti 4-5 indicano che le
difficoltà causate dal quarto quadrante provocano eventualmente delle
afflizioni alla regione cardiaca che è anche associata ai segni reali di Cancro
e Leone. Il versetto 6 cita metaforicamente i ginn che si relazionano al
Capricorno, e l’umanità all’Acquario.
Nota
finale
Viviamo
in un universo magico, in un cosmo infinito e in un’esistenza perfettamente
progettata per ispirare ogni anima vivente affinché raggiunga il suo massimo
potenziale esperienziale e comprenda la sua infinita bellezza passata e
presente.
“Allah
non impone a nessun’anima al di là delle sue capacità. Quello che ognuno avrà
guadagnato sarà a suo favore e ciò che avrà demeritato sarà a suo danno.
Signore, non ci punire per le nostre dimenticanze e i nostri sbagli. Signore,
non caricarci di un peso grave come quello che imponesti a coloro che furono
prima di noi. Signore, non imporci ciò per cui non abbiamo la forza. Assolvici,
perdonaci, abbi misericordia di noi. Tu sei il nostro patrono, dacci la
vittoria sui miscredenti.” (Corano, 2: 286)
Bibliografia
1.
Esoterica
Islamica, ‘The Four Quls’, the Spells for Spiritual Protection in Quran.
2.
Koran
Guru, The four Quls.
3. Jivan
Parvani, Yoga Faraonico: Sacerdozio, Iniziazioni e Misteri dell'Antico Egitto,
pag. 90.
4.
La
lettera Araba Ra proviene dal Sole (Centro Studi Yoga e Islam).
5.
LA
Wilayat soalare, lunare e stellare nel pensiero di Rumi (Centro Studi Yoga e
Islam).